Una mattina con gli studenti
Le nostre iniziative

Una mattina con gli studenti

In Casa Eliseo e Pietro Mozzetti vengono proposti
attività e incontri durante l'anno tra ospiti e comunità
Migliorare la qualità della vita
La nostra mission

Migliorare la qualità della vita

In Casa Eliseo e Pietro Mozzetti sono presenti
servizi diversificati per le persone ospitate
Un sostegno alla vita dell'anziano
I nostri servizi

Un sostegno alla vita dell'anziano

Casa Eliseo e Pietro Mozzetti offre l'assistenza
domiciliare, semi-residenziale e residenziale
Freccia per immagine precedenteFreccia per immagine precedente
Freccia per immagine successivaFreccia per immagine successiva

Distanziamento sociale ed emozioni

Da quando il Covid-19 è improvvisamente entrato nelle nostre vite, tutti noi siamo stati costretti a riadattare le nostre abitudini, relazioni e dinamiche sociali.

La paura del contagio, l’isolamento forzato e il distanziamento sociale hanno modificato il modo di stare con l’altro e anche la spontaneità di incontrare i nostri cari e manifestare loro il nostro affetto, ha via via perso la sua “normalità”. Se da un lato le misure di distanziamento adottate si sono mostrate necessarie per il contenimento del contagio, dall’altro tale isolamento sociale ha avuto, per gran parte della popolazione, un impatto negativo a livello psicologico. Un’indagine sulla risposta psicologica dei cittadini europei al Covid-19 commissionata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha riportato significativi disagi emotivi correlati alla diffusione globale del Coronavirus e alle trasformazioni sulla vita personale e sociale imposte dalla pandemia. Lo studio ha identificato una vera e propria sindrome psico-sociale chiamata Pandemic Fatigue, caratterizzata da tristezza, rabbia, irritabilità, apatia, ansia, apprensione eccessiva legata alla propria salute e/o a quella dei propri cari, irrequietezza, rassegnazione, difficoltà relazionali. Come fare allora per affrontare queste reazioni psicologiche avverse? Innanzitutto, è fondamentale riconoscere e accettare le nostre emozioni negative e cercare di affrontarle in modo da modificare eventuali schemi di pensiero disfunzionali. Impegnarsi nella cura di sé, partecipare ad eventi piacevoli, coltivare hobby e passioni possono essere attività utili per recuperare il piacere della socialità che in questi anni è andato perso. Infine, di fronte a situazioni più complesse, è importante ricordare che chiedere l’aiuto di un professionista non è segno di debolezza o fragilità, ma anzi, è normale ed è il primo coraggioso passo per riconoscere i propri vissuti e riuscire a stare meglio!

Attività con il cane durante la sessione di pet therapy

L'esperienza della pet therapy di quest'anno

È ripartito, finalmente, un progetto a noi caro che veniva attuato tradizionalmente in Casa di Soggiorno prima “dell’era Covid”: il progetto di Pet Therapy in collaborazione con l’ULSS 2. Una collaborazione molto proficua e duratura nel tempo visto che la prima edizione a Casa Mozzetti ha avuto inizio nel 2010!

Leggi tutto: L'esperienza della pet therapy di quest'anno
Momento di formazione per il personale della casa di riposo

Nuova coordinatrice e nuovo percorso formativo

Quale miglior modo di ripartire se non dalla nostra formazione e dalle nostre competenze. In questo periodo di pandemia abbiamo dovuto agire in continua emergenza e non ci siamo potuti fermare a riflettere sugli aspetti fondanti le nostre professioni. Grazie allo stimolo fornito dalla nuova Coordinatrice di Area, Dott.ssa Renata Scabello è stato attivato un nuovo percorso formativo. Dal mese di settembre l’equìpe dei professionisti ha strutturato una serie di incontri rivolti al personale con diversi temi specifici.

Leggi tutto: Nuova coordinatrice e nuovo percorso formativo