La malattia di Alzheimer rappresenta una triste quotidianità per molte famiglie in cui è presente un anziano con decadimento cognitivo. Infatti, l’Alzheimer è la più comune forma di demenza e rappresenta il 60% dei casi totali.

Data:

21 settembre 2023

Tempo di lettura:

1 minuto

Contenuto

L’Alzheimer è una sindrome neurodegenerativa tipica dell’età avanzata che provoca un deterioramento irreversibile dei tessuti cerebrali, con conseguente perdita delle funzioni cognitive. Il sintomo più comune della malattia è la perdita di memoria e l’esordio può essere segnato da difficoltà a concentrarsi e a memorizzare nuovi contenuti. Col progredire del disturbo, si sviluppano deficit delle abilità linguistiche e comincia a farsi strada uno stato di disorientamento spaziale, temporale e identitario-personale. I sintomi cognitivi però non sono l’unica manifestazione di questa malattia: manifestazioni comuni sono l’apatia, l’assenza di consapevolezza circa il proprio stato di salute e le proprie fragilità e, col progredire del deterioramento cerebrale, possono aumentare anche i sintomi comportamentali.

Attualmente, purtroppo, il morbo di Alzheimer non è curabile. Tuttavia, i pazienti possono contare su diversi trattamenti specifici in grado di alleviare la sintomatologia e rallentare il progredire del deterioramento cognitivo.

Ad oggi, il migliore strumento che abbiamo nella lotta contro l’Alzheimer è la prevenzione; uno stile di vita sano, una vita sociale stimolante, un regolare esercizio fisico e attività cognitive frequenti (ad esempio leggere e risolvere giochi enigmistici) sono protettivi per un minore declino delle funzioni cognitive. Prendersi cura di sé oggi diventa quindi il primo passo per favorire un’anzianità sana domani.alzheimer 2

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

21 settembre 2023