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L’Alzheimer è una sindrome neurodegenerativa tipica dell’età avanzata che provoca un deterioramento irreversibile dei tessuti cerebrali, con conseguente perdita delle funzioni cognitive. Il sintomo più comune della malattia è la perdita di memoria e l’esordio può essere segnato da difficoltà a concentrarsi e a memorizzare nuovi contenuti. Col progredire del disturbo, si sviluppano deficit delle abilità linguistiche e comincia a farsi strada uno stato di disorientamento spaziale, temporale e identitario-personale. I sintomi cognitivi però non sono l’unica manifestazione di questa malattia: manifestazioni comuni sono l’apatia, l’assenza di consapevolezza circa il proprio stato di salute e le proprie fragilità e, col progredire del deterioramento cerebrale, possono aumentare anche i sintomi comportamentali.
Attualmente, purtroppo, il morbo di Alzheimer non è curabile. Tuttavia, i pazienti possono contare su diversi trattamenti specifici in grado di alleviare la sintomatologia e rallentare il progredire del deterioramento cognitivo.
Ad oggi, il migliore strumento che abbiamo nella lotta contro l’Alzheimer è la prevenzione; uno stile di vita sano, una vita sociale stimolante, un regolare esercizio fisico e attività cognitive frequenti (ad esempio leggere e risolvere giochi enigmistici) sono protettivi per un minore declino delle funzioni cognitive. Prendersi cura di sé oggi diventa quindi il primo passo per favorire un’anzianità sana domani.